Al
Perdrocchi di Padova
un tradimento nel nome del cioccolato
Stendhal,
durante una tappa a Padova del suo viaggio in Italia nel
1830, aveva definito "excellent zambajon" quella
bevanda calda che gli avevano servito al caffé Pedrocchi,
addirittura il migliore d'Italia come ricorderà nella
"Certosa di Parma". Ovvio quindi che per intere generazioni
entrare al Pedrocchi e ordinare uno Stendhal significasse
chiedere uno zabajone. Anzi, "quello" zabajone.
Oggi non è più così. Chi infatti ordina
uno Stendhal si vede servire un calice con caffè,
cioccolata e panna montata, cioé la classica barbagliata
lombarda arricchita dlala panna. Naturalmente la scelta
ha fatto arricciare il naso ai più tradizionalisti
e ai cultori di quella "gastronomia colta" che
sta prendendo sempre più piede in Italia.
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Un
corso per dolci al cioccolato biologico
Chocotravels,
l'agenzia online di viaggi al cioccolato, organizza una
nuova serie di weekend dai grandi maîtres chocolatier
italiani. L'idea è quella di imparare direttamente
dai maestri l'arte della lavorazione del cioccolato. In
programma sono un incontro con il cioccolato azteco in Sicilia,
a Modica, all'Antica Dolceria Bonajuto e un corso a Oggiono
(Lecco) alla Icam. Il primo appuntamento sarà proprio
il 2 e 3 Febbraio ad Oggiono (Lecco) e avrà come
tema: "Cioccolato e pasticceria biologica". Il corso, per
un massimo di 15 persone, si terrà alla sede Icam
di Oggiono e comprende il pernottamento in un albergo 3
o 4 stelle con trattamento BB, 9 ore di lezione ed un attestato
che testimonierà la partecipazione al corso. Per
chi lo richiede è prevista anche la possibilità
dell'iscrizione al solo corso. Il costo del weekend da Icam
è di € 232,40 (circa lire 450 mila) per persona
in camera doppia. Solo il corso € 154,94. Per informazioni
telefonare al numero 333 4860753
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Cioccolosità:
a Monsummano
in mostra il grande cioccolato
Dopo
il grande successo della scorsa edizione, anche nel 2002
i maestri cioccolatieri della Toscana vogliono far valere
la loro voce nel campo dei prodotti di qualità. Il
25, 26 e 27 gennaio l'appuntamento è a Monsummano
Terme e si chiamerà "Cioccolosità"
e sarà una vetrina per riaffermare l'eccellenza delle
produzione di cioccolato puro da parte degli artigiani della
gola che popolano questa zona, una sorta di vero Granducato
del cioccolato. Il programma è un inno alla purezza
e alla bontà del cioccolato, in ogni forma conosciuta.
Si comincia venerdì 25 con la cena di presentazione
"cacao ai fornelli" per continuare sabato e domenica
con un programma ricco di appuntamenti. Alla Fattoria Medicea
vi aspettano infatti gli artigiani toscani, liguri e piemontesi
per degustare e acquistare vere specialità al cacao
e nella sezione "i giusti abbinamenti" troverete
una selezione di vini e distillati da sposare con il cioccolato.
Non solo: potrete consultare un'ampia biblioteca dedicata
al cioccolato e alla cucina, degustare una cioccolata con
sottofondo musicale e, questa volta all'Osteria dei Pellegrini,
partecipare a una divertente caccia al tesoro. Tornando
alla Fattoria Medicea, da non perdere per i veri appassionati
cinque interessanti "Laboratori del gusto": degustazioni
di delizie al cioccolato in compagnia degli artigianali
che le hanno prodotte e che spiegheranno i segreti delle
loro creazioni ai presenti. Per informazioni 0572/9590,
oppure 0572/954412.
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A
Parma il "Trofeo Nonna Papera"
E'
nato a Parma, città golosa per eccellenza. Si chiama
"Trofeo Nonna Papera" ed è un concorso
tra dipendenti comunali con l'hobby della pasticceria. Vince,
naturalmente, chi prepara la torta più buona e bella.
Il trofeo è un'idea dell'architetto Marisa Pizzi
che durante le feste natalizie ha fatto esporre nella sala
giunta le trenta torte dei concorrenti (c'erano anche due
uomini). Chi ha vinto? Una torta a forma di albero di Natale
con palline candite, seguita da un delizioso zuccotto e
da un tiramisù all'ananas. Visto il successo del
2001, si replica anche quest'anno. Sempre a Natale, c'è
tempo per prepararsi...
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Rapina
sventata a colpi di Nutella
Il
colpo grosso è andato in fumo grazie a una nuova
e formidabile arma antirapina: la Nutella. Proprio così.
La deliziosa crema a base di cacao e nocciole - nella sua
confezione da 450 grammi, per essere precisi - è
stata usata dal direttore e da un impiegato di un supermercato
di Ferrara per mettere in fuga un gruppo di rapinatori che
volevano impadronirsi dell'incasso della giornata. Ma sono
stati respinti dalla potenza di quei pesanti barattoli.
Non c'è che dire: una crema buona con i buoni, ma
dura con chi vuol fare il duro...
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Natale
& Dolci: un trionfo di specialità regionali
Arrivano
da tutta Italia e finiscono sulle nostre tavole durante
le feste di Natale e Capodanno. Sono le specialità
dolci regionali, che proprio in questo periodo dell'anno
vivono il loro momento d'oro. Un periodo in cui alla tradizione
più consolidata va ad aggiungersi un pizzico di fantasia.
Ecco allora che cosa ci può capitare di veder arrivare
in tavola al momento del dessert, oltre al classicissimo
panettone (lombardo) o pandoro (veneto), o ancora il pandolce
(ligure), lo strudel (altoatesino), la spongata (romagnola).
Per esempio una pignolata al miele e i pizzicotti, pasticcini
di pasta di mandorle con zucchero a velo (siciliani). Oppure
il torrone gelato, una specie di semifreddo che si conserva
a temperatura ambiente, e i petrali con mandorle, noci e
miele aromatizzati alle spezie (calabresi). Ancora, le cartellate,
strisce di pasta ripiena di miele o vino cotto, e i cestini
di mandorle al cioccolato (pugliesi). Continuiamo con i
roccocò, ciambelle dolci da inzuppare nel vermouth,
e i mostaccioli ripieni al liquore (campani). C'è
poi il delizioso torrone di tonara (sardo), sia classico
alle noci e sia al mirto, con un delicato profumo di macchia
mediterranea.
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Anche
Londra adotta l'euro, ...ma di cioccolata
Il
Regno Unito sceglie l'euro, però solo quello di cioccolato.
Londra non rinuncia alla sterlina ma l'interesse per la
moneta unica europea è alto, come dimostra il fatto
che il famoso negozio Selfridges ha messo in vendita banconote
in Euro in forma di tavolette di cioccolato, e lo stesso
ha fatto la catena Mark&Spencer. Gli "eurochocolates"
sono andati a ruba nei due grandi magazzini. Harrod's invece,
per il momento, ha snobbato le nuove "monete".
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"Eurochocolate"
sbarca a Roma
Il
Pincioc? E' il nome che prenderà il Pincio, uno dei
luoghi più belli della città eterna, quando
la capitale d'Italia diventerà per una settimana
la capitale del "Sacher romano impero". Succede
infatti che Eurochocolate, dopo le otto edizioni di Perugia
che hanno sancito il definitivo successo della manifestazione,
si trasferirà a Roma nei giorni dal 2 al 10 marzo.
Perché proprio Roma? «Non è capitale del cioccolato
per produzione, ma lo è nei consumi - spiega Eugenio
Guarducci, presidente di Eurochocolate nonché motore
di ogni manifestazione collegata - da un nostro sondaggio
risulta che il 18 per cento del consumo nazionale è
qui». E a conferma di ciò, la presentazione di Eurochocolate
2002 è avvenuta alla presenza del sindaco Walter
Veltroni, morettianamente appassionato di Nutella ma anche
attento degustatore di cru.
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Guai
europei per Italia e Spagna, paladine del cioccolato doc
Italia
e Spagna difendono la purezza del cioccolato. E per questa
loro posizione potrebbero essere condannate dalla Corte
di Giustizia europea. L'argomento del contendere è
sempre lo stesso: i prodotti che contengono grassi vegetali
diversi dal burro di cacao che italiani e spagnoli non vorrebbero
assimilare al cioccolato, contravvenendo in questo modo
precise leggi comunitarie. E così l'avvocato generale
della Corte di giustizia europea, Siegbert Alber, ha chiesto
la condanna di Roma e Madrid perché ostacolerebbero
la libera circolazione delle merci nell'Unione europea,
vietando la vendita con la denominazione "cioccolato"
di prodotti che contengono grassi vegetali diversi dal burro
di cacao. Il divieto riguarda alimenti fabbricati in Danimarca,
Irlanda, Portogallo, Svezia, Finlandia e Regno Unito che
rispettano il contenuto minimo di burro di cacao, ma contengono
altri grassi vegetali fino al 5%.
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Il
medico: contro il superfreddo meglio il cioccolato degli
alcolici
Che
cosa si deve mangiare quando, come in questi giorni, il
termometro va sottozero? Bastano un po' di buon senso e
alcuni piccoli accorgimenti. "Bisogna mangiare più
carboidrati come pasta, pane e riso - spiega il dottor Giorgio
Schiavone, dell'ospedale Carlo Poma di Mantova - evitando
i cibi pesanti, ricchi di grassi". Più pasta
e più pane, dunque, ma anche il cioccolato figura
nell'elenco dei cibi che servono a combattere il freddo.
Ma niente alcolici. Il classico grappino non è quindi
consigliato? "Tutti gli alcolici, essendo vasodilatatori,
fanno ottenere il risultato opposto: dispersione di calore".
Consentito un bicchiere di vino a pasto.
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